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Nell’ambito della pur ricca letteratura di settore, il libro entra a pieno diritto nel gruppo dei più innovativi, grazie al carattere inedito del manoscritto De ludo scachorum (Archivio Coronini Cronberg. Biblioteca “il gioco degli scacchi”, ms. mm. 160x115, cc. 48,XV sec., collocazione n. 7955), che gli fa da base.
Il libro affronta l’esame critico dell’originale e ne assegna la paternità al grande matematico rinascimentale, allievo di Piero della Francesca e amico intimo di Leonardo da Vinci.
Strettamente associato alla riproduzione in facsimile dell’opera pacioliana, il libro è frutto del contributo di linguisti, paleografi e maestri scacchisti. Vi vengono affrontati argomenti complessi quali il profilo storico del gioco degli scacchi, le fasi del rinvenimento e la trascrizione del manoscritto, l’attribuzione della paternità e la tecnica scacchistica usata da Luca Pacioli. Questi, alle regole tradizionali aggiunse quelle a la rabiosa. Centoquattordici schede, con la trascrizione dettagliata dei singoli partiti e la risoluzione dei problemi scacchistici, completano il contenuto del libro.
Il De ludo scachorum è un codice, scoperto e riconosciuto da pochi anni, che ha suscitato un grande interesse per le novità che contiene: propone infatti 48 partiti di scacchi, alcuni giocati secondo la rivoluzionaria tecnica a la rabiosa, introdotta e commentata da Luca Pacioli.
Sui disegni dei pezzi aleggia il piacevole, quanto non confermato, sospetto che possano essere opera di Leonardo da Vinci, compagno di studi e di corte di Luca Pacioli.
Luca Pacioli, originario di Sansapocro, vissuto dal 1445 al 1517, è stato il massimo economista del Rinascimento e il più tenace diffusore delle scienze matematiche e geometriche. Ha pubblicato:Summa de Aritmetica..., con le regole dell’algebra, della geometria e della partita doppia, Euclide, con il commento agli antichi teoremi,De divina proporzione, con i precetti filosofici e matematici del numero aureo. Ci ha lasciato anche il celebre manoscritto De viribus quantitatis, raccolta di giochi matematici, indovinelli e segreti, recentemente riprodotto da Aboca Edizioni.
Il volume è stato curato da
- Diego D’Elia, storico degli scacchi
- Attilio Bartoli Langeli, docente di Paleografia all’Università degli Studi di Perugia
- Enzo Mattesini, docente di Linguistica Italiana all’Università degli Studi di Perugia
- Alessandro Sanvito, storico degli scacchi
- Duilio Contin è direttore della Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum. Laureato in Conservazione dei Beni Culturali, indirizzo Beni artistici, archivistici e librari, frequenta assiduamente le più importanti collezioni librarie europee nell’ambito della sua attività di ricerca per conto di Enti pubblici e privati. Appassionato bibliologo, ha un particolare interesse per la storia delle tecniche di illustrazione. Ha pubblicato contributi critici su testi di storia dell’arte rinascimentale e di illustrazione botanica. Numerosi articoli di carattere storico-bibliografico sono comparsi sui maggiori quotidiani o mensili specializzati in bibliofilia. Ha curato per Aboca Edizioni anche la pubblicazione di: De historia stirpium Facsimile ad uso prefessionale (2003), Hortus Eystettensis Riproduzione Facsimilare (2006), Hortus Eystettensis Commentarium (2006), De ludo scachorum Facsimile da collezione (2007), De ludo scachorum Facsimile ad uso professionale (2007), Gli scacchi di Luca Pacioli - Evoluzione rinascimentale di un gioco matematico (2007), De divina proportione Facsimile da collezione (2012), Hortus Amoenissimus Facsimile ad uso professionale (2011), De divina proportione Facsimile ad uso professionale (2012), Genius Loci - Scienza, arte e spiritualità a Sansepolcro (2013), I discorsi di P.A. Mattioli Facsimile ad uso professionale (2015), Quando l'arte serviva a curare (2015).
Anno di pubblicazione 2007
Formato cm 24 x 29
Pag. 280
Illustrazioni: 299