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Il vaso dell'alchimista. Un enigmatico recipiente da farmacia decorato con festoni e ornamenti arcani.

The alchemist's vase. An enigmatic vessel of the ancient pharmacist decorated with garlands and mysterious ornaments.

Disponibilità: Disponibile
SKU: VASMASSO
ISBN/EAN: 997519261

Fiori di elleboro, stelle, clessidre alate e mascheroni: segni e simboli massonici si intrecciano nell’albarello di Castelli. L’iconografia complessa e rarissima allude alla lavorazione alchemica. L’elleboro, pianta velenosa, se ben dosata con acqua di fonte e trasformata alla vampa del fuoco può essere utilizzata in medicina. La clessidra alata sopra la fiamma indica il lungo periodo che il chimico-farmacista, nella preparazione delle ricette, deve pazientemente trascorrere accanto al fuoco. La luna, posta sulla fronte del mascherone, rimanda al satellite che scandisce i ritmi della natura, guidando gli agricoltori nella cura delle coltivazioni.

L'albarello è stato realizzato dai Grandi Maestri Artigiani di Montelupo Fiorentino in tiratura limitata a 99 esemplari, numerati e certificati, è la copia fedele, nella forma e nel decoro, dell’originale conservato presso Aboca Museum.

Il progetto di Aboca, teso a esplorare il profondo legame tra uomo e natura, comprende il recupero e la ripresa di tecniche artigianali antiche e sapienti. Per questo la produzione degli oggetti è affidata a maestranze esperte, capaci di rinnovare la secolare tradizione che ha contribuito a diffondere il nome dell'Italia nel mondo. 

Note

Il processo di lavorazione della ceramica prevede che un'argilla fine e rossastra venga all'inizio foggiata al tornio e in seguito sia sottoposta ad essiccamento. La maiolica così ottenuta è ingobbiata, ovvero ricoperta di argilla semiliquida, e destinata ad una prima cottura a 980°. Il pezzo è poi immerso in uno smalto ottenuto da una mistura di colori simile a quella utilizzata nei laboratori del Rinascimento e appositamente preparata per Aboca.
I decoratori formati alla scuola di Montelupo Fiorentino realizzano quindi gli ornamenti a mano. All’applicazione dello smalto segue una seconda cottura a 920° e infine si procede all’antichizzazione, che avviene a freddo con la spalmatura di una vernice diluita con acqua ragia e cera.
Al termine della lavorazione, sul fondo dell’opera viene riportato il numero dell’esemplare e la firma del Maestro decoratore.

Altre informazioni

L’albarello è un tipico contenitore da farmacia. Si caratterizza per la particolare forma cilindrica, svasata alla base e alla bocca, che ricorda una canna di bambù. Dentro canne di bambù, infatti, dall’Oriente giungevano anticamente le droghe.
L'origine è persiana, ma l'albarello è da sempre emblema degli speziali e delle spezierie poiché lo smalto tannifero utilizzato per la produzione della maiolica è in grado di assicurare una completa impermeabilizzazione, garantendo una buona conservazione dei medicamenti.

Hellebore flowers, stars, winged hourglasses and masks: Masonic signs and symbols woven around the Castelli albarello. The complex and very rare iconography is a reference to the process of alchemy. Hellebore, a poisonous plant, can be used in medicine if highly diluted with spring water and transformed over a naked flame. The winged hourglass above the flame refers to the long time the chemist/pharmacist has to wait patiently by the flame when preparing the recipe. The moon, sited on the front of the design, refers to the earth's satellite overseeing the rhythms of nature, guiding farmers in tending their crops.

The albarello vessel was created by the Grandi Maestri from Montelupo Fiorentino in a limited series of 99 numbered and certified examples, and it is a true copy, in form and decoration, of the original from the 17th century held at the Aboca Museum.

The Aboca project, an exploration of the profound bond between man and nature, is helping to recover the wisdom of ancient craft techniques. For this reason the production of items is entrusted to the expertise of the masters of the art reviving the centuries-old tradition synonymous with Italy throughout the world. 

Notes

The process of working the ceramic involves a fine, russet-coloured clay being turned on a lathe and then dried. The resulting majolica is engobed, or covered with a semi-liquid clay, and given an initial firing at 980°. The item is then immersed in a glaze obtained from a mixture of colours similar to that used in the 16th century potteries and duly prepared for Aboca.
The decorators trained at the school of Montelupo Fiorentino then paint by hand. The glaze then undergoes a second firing at 920°. Lastly it is aged via a cold process of applying a varnish diluted with turpentine and wax.
The number of the item and the signature of the decorator is then marked on the base of the piece.

Other information

The Albarello was a typical pharmacy container. It is characterised by its particular cylindrical shape, wider at the base and at the mouth, reminiscent of a bamboo cane. This is particularly significant because in ancient times drugs came from the East in bamboo canes.
Its origin is Persian, but the albarello has always been an emblem of medicinal spice blenders as the tanniferous glaze used for producing majolica makes the item completely impermeable, useful for long and effective storage of medicines.

Dimensioni: 17 x 10 cm
Materiale: ceramica dipinta a mano

Dimensions: 17 x 10 cm
Material: ceramica dipinta a mano

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