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Il farmaco di sintesi, l'industria farmaceutica, la farmacognosia negli anni precedenti la seconda guerra mondiale.

Il farmaco di sintesi, l'industria farmaceutica, la farmacognosia negli anni precedenti la seconda guerra mondiale.

Disponibilità: Disponibile
SKU: LIBMENGA
ISBN/EAN: 9788895642055

Nei primi decenni del Novecento in Italia, il medicamento estero, quello tedesco in particolare, rappresentava per il medico, il farmacista ed il paziente qualcosa di eccellente e di insostituibile.

A causa delle sanzioni imposte all'Italia dalla Società delle Nazioni, il programma autarchico - per autarchia s'intende autosufficienza, cioè il bastare a se stessi - venne annunciato nella primavera del 1936 secondo un piano messo a punto da Mussolini per tentare di svincolare l'economia italiana dalla dipendenza straniera.

Nel periodo che va dal 1936 al 1942, sotto la spinta del Regime Fascista, l'industria chimico-farmaceutica italiana estese notevolmente la propria attività alla fabbricazione di quasi tutti quei prodotti, chimici e di laboratorio, che in passato provenivano dall'estero. Fu in grado, in altre parole, di produrre la gamma completa dei farmaci indispensabili, ad esempio gli analgesici, gli antipireteci, i chemioterapici e gli antimalarici.

Anche per quanto riguarda il campo delle piante medicinali, la produzione e l'uso delle stesse vennero incrementati, sia attraverso l'incentivazione alla coltivazione delle specie autoctone, sia attraverso l'acclimatazione e lo studio della composizione chimica di quelle esotiche, diventate ormai oggetto di ricerca anche in Italia.

Questo libro valuta attentamente il fenomeno autarchico per quel che riguarda la produzione dei medicamenti. Si può affermare, che l'industria farmaceutica d'allora, pur non arrivando a creare nuovi originali rimedi, fu molto attiva nel produrre ed immettere in commercio medicinali di ottima qualità, propagandati non senza una punta di orgoglio nazionale.

Il libro è rivolto ai cultori della storia della medicina e della farmacia, ma anche agli storici, per le ricadute avute dall’industria farmaceutica nazionale sul piano sociale.

Il libro fa parte della collana di antichi rimedi naturali Vetera Remedia, diretta e curata da Alessandro Menghini.

Leonardo Colapinto, presidente emerito e membro effettivo del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Romano, è libero docente in Storia della Farmacia all’Università La Sapienza di Roma. Autore di numerose pubblicazioni di argomento storico-farmaceutico, è Accademico della Real Accademia de Farmacia di Madrid e socio dell'Académie Internationale d'Histoire de la Pharmacie. Per Aboca Edizioni ha curato Quanto siano slutari i bagni sia per conservare la salute, sia per curare i morbi. Dialogo contro i nuovi medici (2004) ed è stato coautore con Antonino Annetta di Ciarlatani, Mammane, Medici ebrei e Speziali conventuali nella Roma Barocca (2006) Il progresso terapeutico - Dalla tavoletta sumera alla medicina molecolare (2008), La magnifica arte - Dall'alchimia alla moderna tecnica farmaceutica (2010)

Antonino Annetta, titolare di farmacia in Roma, specialista in farmacologia, Nobile Collegiale e membro dell’Accademia Romana di Storia della Farmacia. Per Aboca Edizioni è stato coautore con Leonardo Colapinto di Ciarlatani, Mammane, Medici ebrei e Speziali conventuali nella Roma Barocca (2006) Il progresso terapeutico - Dalla tavoletta sumera alla medicina molecolare (2008), La magnifica arte - Dall'alchimia alla moderna tecnica farmaceutica (2010).


Nei primi decenni del Novecento in Italia, il medicamento estero, quello tedesco in particolare, rappresentava per il medico, il farmacista ed il paziente qualcosa di eccellente e di insostituibile.

A causa delle sanzioni imposte all'Italia dalla Società delle Nazioni, il programma autarchico - per autarchia s'intende autosufficienza, cioè il bastare a se stessi - venne annunciato nella primavera del 1936 secondo un piano messo a punto da Mussolini per tentare di svincolare l'economia italiana dalla dipendenza straniera.

Nel periodo che va dal 1936 al 1942, sotto la spinta del Regime Fascista, l'industria chimico-farmaceutica italiana estese notevolmente la propria attività alla fabbricazione di quasi tutti quei prodotti, chimici e di laboratorio, che in passato provenivano dall'estero. Fu in grado, in altre parole, di produrre la gamma completa dei farmaci indispensabili, ad esempio gli analgesici, gli antipireteci, i chemioterapici e gli antimalarici.

Anche per quanto riguarda il campo delle piante medicinali, la produzione e l'uso delle stesse vennero incrementati, sia attraverso l'incentivazione alla coltivazione delle specie autoctone, sia attraverso l'acclimatazione e lo studio della composizione chimica di quelle esotiche, diventate ormai oggetto di ricerca anche in Italia.

Questo libro valuta attentamente il fenomeno autarchico per quel che riguarda la produzione dei medicamenti. Si può affermare, che l'industria farmaceutica d'allora, pur non arrivando a creare nuovi originali rimedi, fu molto attiva nel produrre ed immettere in commercio medicinali di ottima qualità, propagandati non senza una punta di orgoglio nazionale.

Il libro è rivolto ai cultori della storia della medicina e della farmacia, ma anche agli storici, per le ricadute avute dall’industria farmaceutica nazionale sul piano sociale.

Il libro fa parte della collana di antichi rimedi naturali Vetera Remedia, diretta e curata da Alessandro Menghini.

Leonardo Colapinto, presidente emerito e membro effettivo del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Romano, è libero docente in Storia della Farmacia all’Università La Sapienza di Roma. Autore di numerose pubblicazioni di argomento storico-farmaceutico, è Accademico della Real Accademia de Farmacia di Madrid e socio dell'Académie Internationale d'Histoire de la Pharmacie. Per Aboca Edizioni ha curato Quanto siano slutari i bagni sia per conservare la salute, sia per curare i morbi. Dialogo contro i nuovi medici (2004) ed è stato coautore con Antonino Annetta di Ciarlatani, Mammane, Medici ebrei e Speziali conventuali nella Roma Barocca (2006) Il progresso terapeutico - Dalla tavoletta sumera alla medicina molecolare (2008), La magnifica arte - Dall'alchimia alla moderna tecnica farmaceutica (2010)

Antonino Annetta, titolare di farmacia in Roma, specialista in farmacologia, Nobile Collegiale e membro dell’Accademia Romana di Storia della Farmacia. Per Aboca Edizioni è stato coautore con Leonardo Colapinto di Ciarlatani, Mammane, Medici ebrei e Speziali conventuali nella Roma Barocca (2006) Il progresso terapeutico - Dalla tavoletta sumera alla medicina molecolare (2008), La magnifica arte - Dall'alchimia alla moderna tecnica farmaceutica (2010).

Anno di pubblicazione 2005
Formato cm 17 x 24
Pag. 128
Illustrazioni: 57

Anno di pubblicazione 2005
Formato cm 17 x 24
Pag. 128
Illustrazioni: 57

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