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Trasformare la materia. Gigli bretoni ed ermellini in un mortaio dalla storia affascinante.

Trasformare la materia. Gigli bretoni ed ermellini in un mortaio dalla storia affascinante.

Disponibilità: Disponibile
SKU: MORTAIO3
ISBN/EAN: 904237106

L'eleganza della grande tradizione italiana. Anse a delfino, cherubini e arabeschi decorano questo splendido mortaio. Su un lato si trova un’insegna conventuale, con croce doppia incorniciata dalle lettere «CC». Sull’altro lato compare l’iscrizione «ANNO DNI/ 1644».

L'opera è stata realizzata da Maestri fonditori in tiratura limitata ed è la copia fedele nella forma e nel decoro dell’originale conservato presso Aboca Museum.

Il progetto di Aboca, teso a esplorare il profondo legame tra uomo e natura, comprende il recupero e la ripresa di tecniche artigianali antiche e sapienti. Per questo la produzione degli oggetti è affidata a maestranze esperte, capaci di rinnovare la secolare tradizione che ha contribuito a diffondere il nome dell'Italia nel mondo.

Note

Il mortaio originale permette la realizzazione di uno stampo in gomma siliconica e gesso dal quale viene fatta una cera. In seguito si procede all’attaccatura dei canali di fusione inserendo i chiodi distanziatori e gli sfilati. Il pezzo così assemblato viene quindi ricoperto con una speciale terra per fusione.

Dopo l’asciugatura, che richiede qualche giorno, si passa alla cottura in un forno, momento in cui avviene l’evacuazione della cera. La fase successiva prevede la colatura del metallo che, una volta raffreddato e dopo la rottura dello stampo, inizia ad essere lavorato. Tagliati i canali di fusione, si passa quindi alla cesellatura e all’invecchiamento, realizzato con prodotti specifici per metalli. 

Il mortaio deriva da un originale francese in bronzo, prodotto nel Seicento come bocca per fuoco d'artificio e in seguito utilizzato come mortaio da farmacia. Il prolungamento alla base, che inizialmente serviva a posizionare la miccia, veniva usato nel laboratorio dello speziale per raccogliere eventuali succhi usciti durante il pestaggio.

L'opera è stata realizzata da Maestri fonditori ed è la copia fedele nella forma e nel decoro dell’originale conservato presso Aboca Museum. Il progetto di Aboca, teso a esplorare il profondo legame tra uomo e natura, comprende il recupero e la ripresa di tecniche artigianali antiche e sapienti. Per questo la produzione degli oggetti è affidata a maestranze esperte, capaci di rinnovare la secolare tradizione che ha contribuito a diffondere il nome dell'Italia nel mondo.

Ogni esemplare è accompagnato da un certificato di garanzia.

Lavorazione

Il mortaio originale permette la realizzazione di uno stampo in gomma siliconica e gesso dal quale viene fatta una cera. In seguito si procede all’attaccatura dei canali di fusione inserendo i chiodi distanziatori e gli sfilati. Il pezzo così assemblato viene quindi ricoperto con una speciale terra per fusione. Dopo l’asciugatura, che richiede qualche giorno, si passa alla cottura in un forno, momento in cui avviene l’evacuazione della cera. La fase successiva prevede la colatura del metallo che, una volta raffreddato e dopo la rottura dello stampo, inizia ad essere lavorato. Tagliati i canali di fusione, si passa quindi alla cesellatura e all’invecchiamento, realizzato con prodotti specifici per metalli. 

L'eleganza della grande tradizione italiana. Anse a delfino, cherubini e arabeschi decorano questo splendido mortaio. Su un lato si trova un’insegna conventuale, con croce doppia incorniciata dalle lettere «CC». Sull’altro lato compare l’iscrizione «ANNO DNI/ 1644».

L'opera è stata realizzata da Maestri fonditori in tiratura limitata ed è la copia fedele nella forma e nel decoro dell’originale conservato presso Aboca Museum.

Il progetto di Aboca, teso a esplorare il profondo legame tra uomo e natura, comprende il recupero e la ripresa di tecniche artigianali antiche e sapienti. Per questo la produzione degli oggetti è affidata a maestranze esperte, capaci di rinnovare la secolare tradizione che ha contribuito a diffondere il nome dell'Italia nel mondo.

Note

Il mortaio originale permette la realizzazione di uno stampo in gomma siliconica e gesso dal quale viene fatta una cera. In seguito si procede all’attaccatura dei canali di fusione inserendo i chiodi distanziatori e gli sfilati. Il pezzo così assemblato viene quindi ricoperto con una speciale terra per fusione.

Dopo l’asciugatura, che richiede qualche giorno, si passa alla cottura in un forno, momento in cui avviene l’evacuazione della cera. La fase successiva prevede la colatura del metallo che, una volta raffreddato e dopo la rottura dello stampo, inizia ad essere lavorato. Tagliati i canali di fusione, si passa quindi alla cesellatura e all’invecchiamento, realizzato con prodotti specifici per metalli. 

Il mortaio deriva da un originale francese in bronzo, prodotto nel Seicento come bocca per fuoco d'artificio e in seguito utilizzato come mortaio da farmacia. Il prolungamento alla base, che inizialmente serviva a posizionare la miccia, veniva usato nel laboratorio dello speziale per raccogliere eventuali succhi usciti durante il pestaggio.

L'opera è stata realizzata da Maestri fonditori ed è la copia fedele nella forma e nel decoro dell’originale conservato presso Aboca Museum. Il progetto di Aboca, teso a esplorare il profondo legame tra uomo e natura, comprende il recupero e la ripresa di tecniche artigianali antiche e sapienti. Per questo la produzione degli oggetti è affidata a maestranze esperte, capaci di rinnovare la secolare tradizione che ha contribuito a diffondere il nome dell'Italia nel mondo.

Ogni esemplare è accompagnato da un certificato di garanzia.

Lavorazione

Il mortaio originale permette la realizzazione di uno stampo in gomma siliconica e gesso dal quale viene fatta una cera. In seguito si procede all’attaccatura dei canali di fusione inserendo i chiodi distanziatori e gli sfilati. Il pezzo così assemblato viene quindi ricoperto con una speciale terra per fusione. Dopo l’asciugatura, che richiede qualche giorno, si passa alla cottura in un forno, momento in cui avviene l’evacuazione della cera. La fase successiva prevede la colatura del metallo che, una volta raffreddato e dopo la rottura dello stampo, inizia ad essere lavorato. Tagliati i canali di fusione, si passa quindi alla cesellatura e all’invecchiamento, realizzato con prodotti specifici per metalli. 

Dimensioni: Altezza: 14 cm; Diametro superiore: 6 cm; Diametro inferiore: 7 cm

Dimensioni: Altezza: 14 cm; Diametro superiore: 6 cm; Diametro inferiore: 7 cm

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