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Le rigorose vie della bellezza: De Prospectiva Pingendi. Un rarissimo codice con note e disegni autografi di Piero della Francesca.

Disponibilità: 5 Disponibile
SKU: COFDEPROSP
ISBN/EAN: 9788895642598

L'opera di un artista assoluto, un contributo fondamentale per lo sviluppo della pittura degli ultimi secoli, il trattato a cui ricondurre la grande esperienza prospettica rinascimentale.

Aboca Edizioni presenta il facsimile da collezione del De prospectiva pingendi. Ricavato dal celebre manoscritto Ms. Regg. a 41/2, conservato presso la biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, il volume accoglie gli studi dedicati da Piero della Francesca alle regole della prospettiva, con una serie di note e di stupefacenti disegni autografi dell'artista.

Dalla nota di Luigi Grasselli: «Fra le tre opere a contenuto matematico prodotte da Piero della Francesca, il De prospectiva pingendi è senza dubbio quella più strettamente correlata con la sua attività di artista, in quanto rivolta principalmente all'insegnamento degli strumenti fondamentali di tipo geometrico nella pittura, con particolare riferimento alle tecniche prospettiche. [...] Le figure, un'ottantina circa, sono assolutamente strumentali e necessarie per la comprensione del testo scritto e, parallelamente a questo, diventano gradualmente sempre più complesse: esse fanno del De prospectiva pingendi il primo trattato matematico sulla prospettiva interamente illustrato».

Il commentario contiene un'analisi critica sulle innovative teorie introdotte nel De prospectiva pingendi, osservandone l’applicazione nei dipinti di Piero e analizzando dal punto di vista geometrico i disegni contenuti nel manoscritto emiliano.

I facsimili da collezione di Aboca Edizioni sono volumi di pregio, realizzati con materiali preziosi e tecniche di stampa d'avanguardia. Il De prospectiva pingendi è accolto in una maestosa legatura di tipo monastico, in mezza pelle di montone su assi di faggio stagionato chiuse da fermagli di ottone. A legare le pagine provvede una cucitura realizzata a mano a punto pieno con filo di cotone su nervi doppi in pelle allumata, mentre i capitelli, anch'essi prodotti manualmente, sono in filo di cotone su anima in canapa e pelle.

Note
Presentazioni di Valentino Mercati, Maurizio Festanti. Contributi di Massimo Mussini, Luigi Grasselli.

Altre informazioni
Il manoscritto del De prospectiva pingendi apparteneva a Giambattista Venturi (1756-1822), abile diplomatico e fine bibliofilo. Alla sua morte, la straordinaria biblioteca che aveva costituito negli anni venne venduta e confluì smembrata in altre collezioni. Il codice con le note di Piero si salvò dalla dispersione, perché conservato tra i fascicoli degli appunti raccolti in preparazione di un volume sulla storia dell'ottica ed è passato alla biblioteca Municipale (ora Panizzi) di Reggio Emilia nel 1921, insieme alle carte del suo archivio acquistate presso gli eredi.

Tiratura limitata a 999 esemplari numerati e certificati.

Anno di pubblicazione: 2008
Formato: 24,5 x 34 x 10 cm
Pagine: 225
Copertina: Coperta in mezza pelle di montone con assi lignee di faggio stagionato, dorso incollato con nervi in evidenza, fermagli in ottone.
Confezione: Cucitura a mano a punto pieno con filo di cotone su nervi doppi in pelle allumata. Capitello a mano in filo di cotone su anima in canapa e pelle.
Lingua: Volgare
Lingua: Saggio critico: Italiano, inglese

 

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