Lasciati sedurre. Il mortaio, che costituisce uno degli esemplari più pregiati e conosciuti della collezione Aboca Museum, è caratterizzato da uno splendido decoro con galli che reggono spighe di grano. Da un lato, si trova un grande pastillage che rappresenta la Vergine seduta di fronte, con le mani giunte e il Bambino sulle ginocchia, mentre la parte superiore porta l’iscrizione «PER MARCO. POLLASTRO. ADDI. PRIMO. DAGUSTV. MCCCCX. IVLIV. II. AVE» (Per Marco Pollastro al momento dell’arrivo di Giulio II, primo agosto 1510).
L'opera è stata realizzata da Maestri fonditori in tiratura limitata di 10 esemplari ed è la copia fedele nella forma e nel decoro dell’originale conservato presso Aboca Museum.
Il progetto di Aboca, teso a esplorare il profondo legame tra uomo e natura, comprende il recupero e la ripresa di tecniche artigianali antiche e sapienti. Per questo la produzione degli oggetti è affidata a maestranze esperte, capaci di rinnovare la secolare tradizione che ha contribuito a diffondere il nome dell'Italia nel mondo.
Note
Il mortaio originale permette la realizzazione di uno stampo in gomma siliconica e gesso dal quale viene fatta una cera. In seguito si procede all’attaccatura dei canali di fusione inserendo i chiodi distanziatori e gli sfilati. Il pezzo così assemblato viene quindi ricoperto con una speciale terra per fusione.
Dopo l’asciugatura, che richiede qualche giorno, si passa alla cottura in un forno, momento in cui avviene l’evacuazione della cera. La fase successiva prevede la colatura del metallo che, una volta raffreddato e dopo la rottura dello stampo, inizia ad essere lavorato. Tagliati i canali di fusione, si passa quindi alla cesellatura e all’invecchiamento, realizzato con prodotti specifici per metalli. Sul fondo dell’esemplare viene infine riportato il numero della copia ed il punzone della fonderia.
Prodotto in Italia dalla fonderia artistica Il Cesello di Firenze in 10 esemplari numerati e certificati.
Ogni esemplare è accompagnato da un certificato di garanzia.
Lasciati sedurre. Il mortaio, che costituisce uno degli esemplari più pregiati e conosciuti della collezione Aboca Museum, è caratterizzato da uno splendido decoro con galli che reggono spighe di grano. Da un lato, si trova un grande pastillage che rappresenta la Vergine seduta di fronte, con le mani giunte e il Bambino sulle ginocchia, mentre la parte superiore porta l’iscrizione «PER MARCO. POLLASTRO. ADDI. PRIMO. DAGUSTV. MCCCCX. IVLIV. II. AVE» (Per Marco Pollastro al momento dell’arrivo di Giulio II, primo agosto 1510).
L'opera è stata realizzata da Maestri fonditori in tiratura limitata di 10 esemplari ed è la copia fedele nella forma e nel decoro dell’originale conservato presso Aboca Museum.
Il progetto di Aboca, teso a esplorare il profondo legame tra uomo e natura, comprende il recupero e la ripresa di tecniche artigianali antiche e sapienti. Per questo la produzione degli oggetti è affidata a maestranze esperte, capaci di rinnovare la secolare tradizione che ha contribuito a diffondere il nome dell'Italia nel mondo.
Note
Il mortaio originale permette la realizzazione di uno stampo in gomma siliconica e gesso dal quale viene fatta una cera. In seguito si procede all’attaccatura dei canali di fusione inserendo i chiodi distanziatori e gli sfilati. Il pezzo così assemblato viene quindi ricoperto con una speciale terra per fusione.
Dopo l’asciugatura, che richiede qualche giorno, si passa alla cottura in un forno, momento in cui avviene l’evacuazione della cera. La fase successiva prevede la colatura del metallo che, una volta raffreddato e dopo la rottura dello stampo, inizia ad essere lavorato. Tagliati i canali di fusione, si passa quindi alla cesellatura e all’invecchiamento, realizzato con prodotti specifici per metalli. Sul fondo dell’esemplare viene infine riportato il numero della copia ed il punzone della fonderia.
Prodotto in Italia dalla fonderia artistica Il Cesello di Firenze in 10 esemplari numerati e certificati.
Ogni esemplare è accompagnato da un certificato di garanzia.