Aboca Edizioni presenta l’esclusiva riproduzione del manoscritto De viribus quantitatis, opera inedita di Luca Pacioli, celebre matematico ed economista del Rinascimento, privilegiato allievo di Piero della Francesca, amico di Leonardo da Vinci e ambito precettore. Illustrato da 98 disegni, il trattato è dedicato ai numeri, alla loro presenza nella vita quotidiana, all'inesauribile e mirabolante serie di enigmi che essi sono in grado di generare.
Dalla nota di Furio Honsell: «Quale punto di osservazione straordinario ci offrono gli enigmi in generale e soprattutto quelli scelti da Pacioli! Sulla società dell'epoca, sul suo gusto, sulle sue abitudini, sulla sua percezione di ciò che è problematico, su ciò che è osé. Gli enigmi ci parlano di mestieri tessitori, allevatori, mercanti, di abitudini alimentari e gastronomiche, di pratiche quotidiane dall'andare ad attingere acqua al pozzo a quella di pettinarsi via i pidocchi. Una realtà a volte cruda per noi, come nella descrizione allusiva dei rapporti tra uomo e donna, ma assolutamente autentica. Questa caratteristica è vera per tutti gli indovinelli. Sembra quasi un paradosso, ma sono proprio gli indovinelli, apparentemente così marginali, futili e gratuiti, a costituire un tesoro etnografico. Sono una forma di sapienza assolutamente diffusa, quasi popolare».
La riproduzione dell'opera è accompagnata da un fascicolo di presentazione, che sottolinea il valore scientifico del codice e che accompagna nella lettura del trattato, e da un saggio dal titolo Curiosità e divertimenti con i numeri, in cui si analizza la parte ludica evidenziando i passaggi più bizzarri, inaspettati e profani.
I facsimili ad uso professionale di Aboca: opere fondamentali a disposizione di tutti. Leggendarie edizioni e splendidi manoscritti, selezionati nelle biblioteche di tutto il mondo, sono stati riprodotti attraverso tecniche di stampa d'avanguardia e corredati da ampi e puntuali apparati critici.
Note
Presentazione di Biancastella Antonino.
Contributi di Furio Honsell, Giorgio Tomaso Bagni.
Altre informazioni
Il manoscritto segnato 250 della Biblioteca Universitaria di Bologna, da cui è stato tratto il facsimile del De viribus quantitatis, è un manoscritto cartaceo della prima metà del Cinquecento. Il volume, con testo a piena pagina e titoli dei capitoli in rosso, era appartenuto a Giovanni Giacomo Amadei, (1686-1767), canonico di Sanata Maria Maggiore e raffinato bibliofilo. Poco prima di morire l'Amadei vendette i manoscritti che aveva raccolto alla Biblioteca delle Scienze, divenuta poi Universitaria. Per questo il ms. 250 reca ancora l'ex libris dell'antico possessore e la segnatura ricevuta all'ingresso nella Biblioteca dell'Istituto delle Scienze: Aula II.A.194.
Aboca Edizioni presenta l’esclusiva riproduzione del manoscritto De viribus quantitatis, opera inedita di Luca Pacioli, celebre matematico ed economista del Rinascimento, privilegiato allievo di Piero della Francesca, amico di Leonardo da Vinci e ambito precettore. Illustrato da 98 disegni, il trattato è dedicato ai numeri, alla loro presenza nella vita quotidiana, all'inesauribile e mirabolante serie di enigmi che essi sono in grado di generare.
Dalla nota di Furio Honsell: «Quale punto di osservazione straordinario ci offrono gli enigmi in generale e soprattutto quelli scelti da Pacioli! Sulla società dell'epoca, sul suo gusto, sulle sue abitudini, sulla sua percezione di ciò che è problematico, su ciò che è osé. Gli enigmi ci parlano di mestieri tessitori, allevatori, mercanti, di abitudini alimentari e gastronomiche, di pratiche quotidiane dall'andare ad attingere acqua al pozzo a quella di pettinarsi via i pidocchi. Una realtà a volte cruda per noi, come nella descrizione allusiva dei rapporti tra uomo e donna, ma assolutamente autentica. Questa caratteristica è vera per tutti gli indovinelli. Sembra quasi un paradosso, ma sono proprio gli indovinelli, apparentemente così marginali, futili e gratuiti, a costituire un tesoro etnografico. Sono una forma di sapienza assolutamente diffusa, quasi popolare».
La riproduzione dell'opera è accompagnata da un fascicolo di presentazione, che sottolinea il valore scientifico del codice e che accompagna nella lettura del trattato, e da un saggio dal titolo Curiosità e divertimenti con i numeri, in cui si analizza la parte ludica evidenziando i passaggi più bizzarri, inaspettati e profani.
I facsimili ad uso professionale di Aboca: opere fondamentali a disposizione di tutti. Leggendarie edizioni e splendidi manoscritti, selezionati nelle biblioteche di tutto il mondo, sono stati riprodotti attraverso tecniche di stampa d'avanguardia e corredati da ampi e puntuali apparati critici.
Note
Presentazione di Biancastella Antonino.
Contributi di Furio Honsell, Giorgio Tomaso Bagni.
Altre informazioni
Il manoscritto segnato 250 della Biblioteca Universitaria di Bologna, da cui è stato tratto il facsimile del De viribus quantitatis, è un manoscritto cartaceo della prima metà del Cinquecento. Il volume, con testo a piena pagina e titoli dei capitoli in rosso, era appartenuto a Giovanni Giacomo Amadei, (1686-1767), canonico di Sanata Maria Maggiore e raffinato bibliofilo. Poco prima di morire l'Amadei vendette i manoscritti che aveva raccolto alla Biblioteca delle Scienze, divenuta poi Universitaria. Per questo il ms. 250 reca ancora l'ex libris dell'antico possessore e la segnatura ricevuta all'ingresso nella Biblioteca dell'Istituto delle Scienze: Aula II.A.194.