Il testo si inserisce nelle celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri (1321-2021). Il mese di settembre sarà il culmine delle celebrazioni.
Il tema della selva è fondamentale nella Divina commedia, come tutti sanno sin dai primi versi. Ma se la “selva oscura” è allegorica, dato che è usata per alludere a una condizione di pericolo soprattutto morale, e dipende, probabilmente, dall’imitazione del modello di Virgilio, nel corso dell’opera Dante descriverà altre selve, con particolari ben più realistici, in negativo (la selva dei suicidi) o in positivo (il bosco dell’Eden).
In un percorso avvincente fra le varie cantiche, possono essere dunque messi a fuoco non solo i rapporti di Dante con la Natura, figlia di Dio, in particolare con alberi sacri (come quello del Bene e del Male) o inventati, ma per di più i modelli narrativi usati dal poeta per rappresentare l’Aldilà insieme al nostro mondo.
Questo breve saggio, firmato da uno dei più illustri conoscitori di Dante, illuminerà da una prospettiva inedita la grandezza della Divina commedia, un’opera che come nessun’altra contiene spunti per continuare a essere attiva nel tempo: uno dei pochi classici che viene ancora citato e reinterpretato in tutte le arti.
Alberto Casadei insegna Letteratura italiana all’Università di Pisa, è coordinatore del Gruppo Dante dell’Associazione degli Italianisti ed è Presidente del Consorzio interuniversitario ICoN. Fra i suoi libri recenti si ricordano: Dante. Storia avventurosa della Divina commedia dalla selva oscura alla realtà aumentata (Il Saggiatore, 2020), Dante oltre l’allegoria (Longo editore, 2021) e i commenti a Inferno V, Purgatorio VI e Paradiso XXXIII (Garzanti, 2021).
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Il testo si inserisce nelle celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri (1321-2021). Il mese di settembre sarà il culmine delle celebrazioni.
Il tema della selva è fondamentale nella Divina commedia, come tutti sanno sin dai primi versi. Ma se la “selva oscura” è allegorica, dato che è usata per alludere a una condizione di pericolo soprattutto morale, e dipende, probabilmente, dall’imitazione del modello di Virgilio, nel corso dell’opera Dante descriverà altre selve, con particolari ben più realistici, in negativo (la selva dei suicidi) o in positivo (il bosco dell’Eden).
In un percorso avvincente fra le varie cantiche, possono essere dunque messi a fuoco non solo i rapporti di Dante con la Natura, figlia di Dio, in particolare con alberi sacri (come quello del Bene e del Male) o inventati, ma per di più i modelli narrativi usati dal poeta per rappresentare l’Aldilà insieme al nostro mondo.
Questo breve saggio, firmato da uno dei più illustri conoscitori di Dante, illuminerà da una prospettiva inedita la grandezza della Divina commedia, un’opera che come nessun’altra contiene spunti per continuare a essere attiva nel tempo: uno dei pochi classici che viene ancora citato e reinterpretato in tutte le arti.
Alberto Casadei insegna Letteratura italiana all’Università di Pisa, è coordinatore del Gruppo Dante dell’Associazione degli Italianisti ed è Presidente del Consorzio interuniversitario ICoN. Fra i suoi libri recenti si ricordano: Dante. Storia avventurosa della Divina commedia dalla selva oscura alla realtà aumentata (Il Saggiatore, 2020), Dante oltre l’allegoria (Longo editore, 2021) e i commenti a Inferno V, Purgatorio VI e Paradiso XXXIII (Garzanti, 2021).
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