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L'età del ferro a Sansepolcro raccoglie i risultati della prima campagna di scavi al Trebbio, località ubicata 3 km sud-ovest di Sansepolcro, alla confluenza del torrente Afra con il fiume Tevere, dove nel 2000 sono state rinvenute alcune fornaci per la cottura della ceramica.

Disponibilità: 20 Disponibile
SKU: LIBSCATRE
ISBN/EAN: 9788895642376

Ricerche archeologiche, ancora in corso sull'antico insediamento di Trebbio, hanno introdotto elementi di grande novità nel panorama delle conoscenze sulla tarda protostoria di quest'angolo di Toscana, incuneato fra Umbria, Marche e Romagna. 

Ne è emerso un insospettato quadro storico risalente all'età del ferro (VIII-VI secolo a.C.), che vede la formazione di un vasto centro di facies umbro-picena, con le sue aree abitative e artigianali, nell'ambito delle quali ha destato particolare interesse il rinvenimento, in località Spinellina, di un settore produttivo destinato alla cottura di vasellame ceramico. 

Nel libro archeologi, archeometri e specialisti delle scienze naturali contribuiscono con i loro rispettivi interventi a mettere a fuoco una vasta gamma di problematiche - culturali, tecnologiche, ambientali ed economiche - sollevate dai contesti e dai reperti mobili rinvenuti nel sito. 

Il lettore potrà trovare estremamente interessante non solo la descrizione del sito archeologico che il volume riporta con i dovuti particolari, ma anche l'impostazione scientifica che è stata data all'esposizione laddove, attraverso lo studio delle ceramiche rinvenute e delle fornaci stesse, si cercano di definire alcuni aspetti più tecnici come, per esempio, la valutazione delle temperature raggiunte e la ricostruzione economica e ambientale dell'area in questione.

Il sito protostorico di Trebbio, per la vastità del complesso insediativo, è senz'altro uno tra i più importanti siti dell'età del ferro. 

Da un calcolo effettuato sulla base delle aeree dove sono affiorati i vari reperti si può valutare che l'estensione del sito raggiunga i 20-25 ettari, dimensioni decisamente superiori rispetto alla norma dei centri abitati italici non etruschi. 

La prossimità del Tevere, che consentiva il collegamento dell'area in questione con i percorsi sud-nord dell'Italia centrale tirrenica, la vicinanza di valichi importanti per le comunicazioni in Italia centrale (Bocca Trabaria, Seriola e Viamaggio), la collocazione intermedia fra le aree di fondovalle adibite alla coltivazione e quelle montane adatte al pascolo, sono tutti fattori ambientali favorevoli che hanno permesso lo sviluppo dell'area.

A cura di Cristiano Iaia e Adriana Moroni Lanfredini.

Anno di pubblicazione 2009
Formato cm 21 x 29
Pag. 136
Illustrazioni: 52

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