L'eleganza della grande tradizione italiana. Anse a delfino, cherubini e arabeschi decorano questo splendido mortaio. Su un lato si trova un’insegna conventuale, con croce doppia incorniciata dalle lettere «CC». Sull’altro lato compare l’iscrizione «ANNO DNI/ 1644».
L'opera è stata realizzata da Maestri fonditori in tiratura limitata ed è la copia fedele nella forma e nel decoro dell’originale conservato presso Aboca Museum.
Il progetto di Aboca, teso a esplorare il profondo legame tra uomo e natura, comprende il recupero e la ripresa di tecniche artigianali antiche e sapienti. Per questo la produzione degli oggetti è affidata a maestranze esperte, capaci di rinnovare la secolare tradizione che ha contribuito a diffondere il nome dell'Italia nel mondo.
Note
Il mortaio originale permette la realizzazione di uno stampo in gomma siliconica e gesso dal quale viene fatta una cera. In seguito si procede all’attaccatura dei canali di fusione inserendo i chiodi distanziatori e gli sfilati. Il pezzo così assemblato viene quindi ricoperto con una speciale terra per fusione.
Dopo l’asciugatura, che richiede qualche giorno, si passa alla cottura in un forno, momento in cui avviene l’evacuazione della cera. La fase successiva prevede la colatura del metallo che, una volta raffreddato e dopo la rottura dello stampo, inizia ad essere lavorato. Tagliati i canali di fusione, si passa quindi alla cesellatura e all’invecchiamento, realizzato con prodotti specifici per metalli.
Sul fondo dell’esemplare viene infine riportato il numero della copia ed il punzone della fonderia.
L'eleganza della grande tradizione italiana. Anse a delfino, cherubini e arabeschi decorano questo splendido mortaio. Su un lato si trova un’insegna conventuale, con croce doppia incorniciata dalle lettere «CC». Sull’altro lato compare l’iscrizione «ANNO DNI/ 1644».
L'opera è stata realizzata da Maestri fonditori in tiratura limitata ed è la copia fedele nella forma e nel decoro dell’originale conservato presso Aboca Museum.
Il progetto di Aboca, teso a esplorare il profondo legame tra uomo e natura, comprende il recupero e la ripresa di tecniche artigianali antiche e sapienti. Per questo la produzione degli oggetti è affidata a maestranze esperte, capaci di rinnovare la secolare tradizione che ha contribuito a diffondere il nome dell'Italia nel mondo.
Note
Il mortaio originale permette la realizzazione di uno stampo in gomma siliconica e gesso dal quale viene fatta una cera. In seguito si procede all’attaccatura dei canali di fusione inserendo i chiodi distanziatori e gli sfilati. Il pezzo così assemblato viene quindi ricoperto con una speciale terra per fusione.
Dopo l’asciugatura, che richiede qualche giorno, si passa alla cottura in un forno, momento in cui avviene l’evacuazione della cera. La fase successiva prevede la colatura del metallo che, una volta raffreddato e dopo la rottura dello stampo, inizia ad essere lavorato. Tagliati i canali di fusione, si passa quindi alla cesellatura e all’invecchiamento, realizzato con prodotti specifici per metalli.
Sul fondo dell’esemplare viene infine riportato il numero della copia ed il punzone della fonderia.