Nell’autunno del 2019, frustrata dall’inazione dei politici e ispirata da Greta Thunberg, Naomi Klein e dagli scioperi studenteschi, Jane Fonda ha deciso che sarebbe scesa in piazza per protestare contro il cambiamento climatico di fronte al Campidoglio, a Washington D.C. L’11 ottobre ha inaugurato così i Fire Drill Fridays, i “venerdì dell’esercitazione antincendio”, e da allora, ogni settimana, ha guidato migliaia di persone in una disobbedienza civile non-violenta di grandissimo successo, che l’ha portata a essere arrestata più volte. In questo libro, che non vuol essere solo l’ultimo atto di testimonianza di una donna che si è sempre battuta per l’ambiente ma soprattutto una call to action pratica che fornisce gli strumenti necessari perché tutti possano darsi da fare, Jane Fonda intreccia il suo viaggio personale con le testimonianze di esperti, ambientalisti, attivisti che si sono uniti alla sua lotta per analizzare in profondità le questioni cruciali del nostro tempo: la condizione degli oceani e la scarsità dell’acqua, la necessità di leadership femminile, i migranti, i diritti umani, gli effetti della guerra e del militarismo sul clima, la plastica, l’agricoltura sostenibile… Tutte tematiche profondamente legate tra loro che evidenziano come la situazione che stiamo affrontando non sia soltanto un’emergenza climatica, ma una crisi di portata ben più ampia in cui le conseguenze negative dell’inquinamento si riflettono su precisi contesti razziali, economici, di genere e di potere: non è solo l’ecosistema della Terra che si sta sgretolando, ma tutto il nostro tessuto sociale. Proprio per questo, con la passione, la forza, l’intelligenza e la femminilità che caratterizzano da sempre le sue battaglie, Jane Fonda ci chiede a gran voce di stare uniti e di lottare insieme per salvare non tanto il nostro futuro immediato, ma quello delle generazioni a venire.
“Da giovane pensavo che l’attivismo fosse come i cento metri, e mi davo da fare giorno e notte sperando che le cose cambiassero in fretta.
Da grande ho imparato che è una maratona, e ho rallentato il passo. A ottantadue anni ho capito che non è come i cento metri, e nemmeno come una maratona: è una staffetta.
La cosa più importante che possiamo fare oggi noi adulti è affiancare e sostenere le nuove generazioni di ambientalisti pronti a prendere le redini del movimento.
Questo libro è dedicato a loro.”
Celebrata e amatissima attrice, icona del cinema americano, vincitrice di due Oscar e un Emmy, Jane Fonda è anche un’importante attivista politica. Fa parte dei consigli di amministrazione di V-Day: Until the Violence Stops, Women’s Media Center (che ha co-fondato nel 2004), Georgia Campaign for Adolescent Power & Potential, e Homeboy Industries. Vive a Los Angeles.
Scopri di più su Aboca Edizioni
Nell’autunno del 2019, frustrata dall’inazione dei politici e ispirata da Greta Thunberg, Naomi Klein e dagli scioperi studenteschi, Jane Fonda ha deciso che sarebbe scesa in piazza per protestare contro il cambiamento climatico di fronte al Campidoglio, a Washington D.C. L’11 ottobre ha inaugurato così i Fire Drill Fridays, i “venerdì dell’esercitazione antincendio”, e da allora, ogni settimana, ha guidato migliaia di persone in una disobbedienza civile non-violenta di grandissimo successo, che l’ha portata a essere arrestata più volte. In questo libro, che non vuol essere solo l’ultimo atto di testimonianza di una donna che si è sempre battuta per l’ambiente ma soprattutto una call to action pratica che fornisce gli strumenti necessari perché tutti possano darsi da fare, Jane Fonda intreccia il suo viaggio personale con le testimonianze di esperti, ambientalisti, attivisti che si sono uniti alla sua lotta per analizzare in profondità le questioni cruciali del nostro tempo: la condizione degli oceani e la scarsità dell’acqua, la necessità di leadership femminile, i migranti, i diritti umani, gli effetti della guerra e del militarismo sul clima, la plastica, l’agricoltura sostenibile… Tutte tematiche profondamente legate tra loro che evidenziano come la situazione che stiamo affrontando non sia soltanto un’emergenza climatica, ma una crisi di portata ben più ampia in cui le conseguenze negative dell’inquinamento si riflettono su precisi contesti razziali, economici, di genere e di potere: non è solo l’ecosistema della Terra che si sta sgretolando, ma tutto il nostro tessuto sociale. Proprio per questo, con la passione, la forza, l’intelligenza e la femminilità che caratterizzano da sempre le sue battaglie, Jane Fonda ci chiede a gran voce di stare uniti e di lottare insieme per salvare non tanto il nostro futuro immediato, ma quello delle generazioni a venire.
“Da giovane pensavo che l’attivismo fosse come i cento metri, e mi davo da fare giorno e notte sperando che le cose cambiassero in fretta.
Da grande ho imparato che è una maratona, e ho rallentato il passo. A ottantadue anni ho capito che non è come i cento metri, e nemmeno come una maratona: è una staffetta.
La cosa più importante che possiamo fare oggi noi adulti è affiancare e sostenere le nuove generazioni di ambientalisti pronti a prendere le redini del movimento.
Questo libro è dedicato a loro.”
Celebrata e amatissima attrice, icona del cinema americano, vincitrice di due Oscar e un Emmy, Jane Fonda è anche un’importante attivista politica. Fa parte dei consigli di amministrazione di V-Day: Until the Violence Stops, Women’s Media Center (che ha co-fondato nel 2004), Georgia Campaign for Adolescent Power & Potential, e Homeboy Industries. Vive a Los Angeles.
Scopri di più su Aboca Edizioni