Il libro è una raccolta di spettacolari immagini di piante medicinali e di loro parti, riprese in campo dal vivo o, in modo insolito ma attraente, durante le fasi della prima trasformazione: centoventi scatti a colori, a mano libera e con luce naturale.
Un viaggio dentro le piante, finora noto solo agli addetti ai lavori, che accende una luce nuova sul loro portamento, sulla struttura dei fiori e delle foglie, sui colori, sulla perfezione della Natura.
Vi sono abbinate citazioni letterarie a soggetto naturalistico-ambientale, che esaltano ancor di più il ruolo creativo dell’Autore, uno dei più famosi fotografi contemporanei, che non ha certo bisogno di presentazioni.
Mario De Biasi nasce a Belluno nel 1923, è milanese d'adozione dal 1938. Inizia a fotografare nel 1945 con un apparecchio fotografico rinvenuto fra le macerie di Norimberga, dove un anno prima era stato deportato per il lavoro coatto. Nel 1948 presenta la sua prima mostra personale. Nel 1953 diventa professionista ed entra nella redazione di Epoca. Con lo storico settimanale della Mondadori lavora per più di trent'anni, realizzando centinaia di copertine e innumerevoli reportage in tutto il mondo. Numerose le mostre in Italia e all'estero, ha istruito work-shop sul fotoreportage e su come fotografare la natura da vicino. Ha pubblicato 76 libri fotografici. Nel 1982 riceve il "Premio Saint-Vincent" di giornalismo. Nel 1994 viene insignito del "Premio Friuli-Venezia Giulia" a Spilimbergo. Lo stesso anno espone e viene premiato al Festival di Arles con altri 12 famosi fotografi internazionali. Nel 1994, ancora, la sua celebre fotografia "Gli italiani si voltano" diventa il manifesto della mostra "The Italian Metamorphosis, 1943-1968" al Guggenheim Museum di New York. E' presente in un recente libro, pubblicato in lingua inglese e tedesca, dal titolo Volti della fotografia. Incontri con 50 maestri del XX secolo. Nel 2003 è stato nominato "Maestro della fotografia italiana" dalla FIAF, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. Nel 2006, su proposta dell'Assessore alla Cultura, Vittorio Sgarbi, il Comune di Milano gli ha conferito la sua massima onorificenza, l'"Ambrogino d'oro". Si è spento il 27 maggio 2013 all'età di 89 anni. Proprio poche settimane prima in occasione del Photoshow 2013 di Milano gli era stato dedicato il “Premio alla Carriera” per la sua capacità di raccontare i grandi eventi, ma anche per la sensibilità e la delicatezza con cui si è sempre accostato alle piccole realtà che ha incrociato nel suo cammino.
The book is a collection of spectacular images of medicinal plants and of their parts, shot live in the field or, in an unusual but attractive approach, during the first stages of transformation: one hundred and twenty shots in colour, hand-held and with natural light.
These are combined with literary quotes relating to the natural world and the environment, accentuating even more the creative role of the Author, one of the most famous contemporary photographers, who certainly does need any introduction.
Mario De Biasi was born in Belluno in 1923, and has made Milan his adopted home since 1938. He started photographing in 1945 with a camera found in the debris of what was Nurnberg, where a year previously he had been deported for forced labour. In 1948 he launched his first personal exhibit. In 1953 he became a professional and joined the editorial staff of the Epoca magazine. He worked for more than thirty year with this well-established weekly magazine published by Mondadori, authoring hundreds of covers and countless reportages around the whole world. He had many exhibits in Italy and abroad and taught workshops on photoreportage techniques and on how to photograph nature from up close. He published 76 photo books. In 1982 he received the "Saint-Vincent" Prize for journalism. In 1994 he was awarded the "Friuli-Venezia Giulia" prize at Spilinbergo. The same year he exhibited and won a prize at the Arles Festival with another 12 famous international photographers. Again in 1994, his famous photo "Italian turn round” was used for the poster for the exhibit "The Italian Metamorphosis, 1943-1968" at the Guggenheim Museum in New York. He features in a recent book, published in English and German, entitled The Faces of Photography: Encounters with 50 Master Photographers of the 20th Century. In 2003 he was nominated "Master of Italian Photography" by FIAF, the Italian Federation of Photographic Associations. In 2006, based upon the proposal of the Councillor for Culture, Vittorio Sgarbi, the Milan city council conferred him its highest award, the "Ambrogino d'oro". He died on 27 May 2013 at the age of 89. Just a few weeks earlier, during the 2013 Photoshow in Milan he was awarded the “Career Prize” for his ability to narrate great events, but also for the sensitivity and gentleness with which he always approached the more humble settings he met on his path.
