Erbe e speziali, ricco di saggi e di contributi di studiosi del settore, ripercorre secoli di storia legati alle piante medicinali.
L'opera parte dalla rinomatissima Scuola Medica Salernitana ed illustra l'enorme contributo dato dalle istituzioni laiche e religiose, quest'ultime sempre in linea con una tradizione medica, mai venuta meno, risalente al Medioevo, e che nel Cinquecento trasse ulteriori risorse terapeutiche dalla scoperta di specie nuove messe a disposizione dai missionari, come la china e la passiflora.
Le varie arti sono esposte in modo assai vario ed articolato. Si va dallo sviluppo delle farmacopee alle memorie medievali sui medicamenti vegetali, dalle scuole farmaceutiche claustrali a quelle laiche. Molto spazio viene dato alla valorizzazione del patrimonio floristico autoctono ed esotico, al ruolo degli orti botanici, fino ad arrivare agli arredi di spezieria e alla figura popolare dei ciarlatani.
406 pagine, dove si susseguono notizie documentate di grande valore storico e culturale, dalle quali traspare la ricerca dell’arcano segreto del potere delle piante, bene prezioso di cui l'Umanità deve sentirsi orgogliosa e che non deve essere assolutamente disperso o perduto.
Il libro si rivolge non solo ai cultori della storia della medicina e della farmacia, ma a tutti gli appassionati di botanica ed erboristeria.
Il libro è stato curato da Margherita Breccia Fratadocchi e Simonetta Buttò, funzionarie della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Erbe e speziali, ricco di saggi e di contributi di studiosi del settore, ripercorre secoli di storia legati alle piante medicinali.
L'opera parte dalla rinomatissima Scuola Medica Salernitana ed illustra l'enorme contributo dato dalle istituzioni laiche e religiose, quest'ultime sempre in linea con una tradizione medica, mai venuta meno, risalente al Medioevo, e che nel Cinquecento trasse ulteriori risorse terapeutiche dalla scoperta di specie nuove messe a disposizione dai missionari, come la china e la passiflora.
Le varie arti sono esposte in modo assai vario ed articolato. Si va dallo sviluppo delle farmacopee alle memorie medievali sui medicamenti vegetali, dalle scuole farmaceutiche claustrali a quelle laiche. Molto spazio viene dato alla valorizzazione del patrimonio floristico autoctono ed esotico, al ruolo degli orti botanici, fino ad arrivare agli arredi di spezieria e alla figura popolare dei ciarlatani.
406 pagine, dove si susseguono notizie documentate di grande valore storico e culturale, dalle quali traspare la ricerca dell’arcano segreto del potere delle piante, bene prezioso di cui l'Umanità deve sentirsi orgogliosa e che non deve essere assolutamente disperso o perduto.
Il libro si rivolge non solo ai cultori della storia della medicina e della farmacia, ma a tutti gli appassionati di botanica ed erboristeria.
Il libro è stato curato da Margherita Breccia Fratadocchi e Simonetta Buttò, funzionarie della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.