In questo suo nuovo libro, Ferruccio Parazzoli, scrittore tra i più importanti della nostra letteratura, si muove fra memoria e invenzione e ci regala due storie di grande suggestione e finezza.
Il primo racconto narra la vicenda di un ragazzo, uscito dal quinto anno di liceo, che si è improvvisato cameriere per una stagione. Una decisione affrettata per uno come lui che, un giorno, se ne va all’improvviso per inoltrarsi tra i boschi liguri. Non aveva mai passato una notte sotto un albero ma si sentiva pronto a farlo. Dopo essere entrato nella pineta, viene però sorpreso da uno zoppo, lo Zio, che gli intima di non fermarsi lì e lo conduce dal Cacciatore, un uomo carico di malinconia, che gli racconterà la leggenda della Maciucia e del Grande Pino.
Il secondo racconto di questo volume prende le mosse dalla voce tenera e appassionata di Olga, decisa a fare di tutto pur di non lasciare che il grande fico con cui lei è cresciuta, e che ora intralcia i lavori di ristrutturazione del suo padrone di casa, venga abbattuto. Lui, compagno fedele e silente, attento ascoltatore delle storie che Olga gli racconta ogni giorno, le storie che giravano sui ballatoi, ma anche quella della propria famiglia di ebrei poveri, nel tentativo quotidiano di superare un dolore che le resterà attaccato tutta la vita…
Due racconti sospesi nel tempo accomunati dal fatto che in ciascuno si celebra il potere salvifico delle storie, dove la verità non è sempre vera e la realtà può essere diversa dal reale. Del resto, come dice Olga: “ogni storia è bella da raccontare, quando tutto è passato. Resta il mistero, come la vita è un mistero. Sono belli i misteri...”.
Ferruccio Parazzoli ha lavorato a lungo nell’editoria. È autore di numerosi romanzi tra cui vanno almeno ricordati Il giro del mondo (Bompiani 1977, Premio Campiello), Uccelli del paradiso (Mondadori 1982, Premio Campiello) Il giardino delle rose (Rizzoli 1985, cinquina Premio Strega), Nessuno muore (Mondadori 2001), Trilogia di piazzale Loreto (Oscar Mondadori 2011), Amici per paura (SEM 2017), Il Grande Peccatore (Bompiani 2019). Ha scritto anche saggi e racconti.
In questo suo nuovo libro, Ferruccio Parazzoli, scrittore tra i più importanti della nostra letteratura, si muove fra memoria e invenzione e ci regala due storie di grande suggestione e finezza.
Il primo racconto narra la vicenda di un ragazzo, uscito dal quinto anno di liceo, che si è improvvisato cameriere per una stagione. Una decisione affrettata per uno come lui che, un giorno, se ne va all’improvviso per inoltrarsi tra i boschi liguri. Non aveva mai passato una notte sotto un albero ma si sentiva pronto a farlo. Dopo essere entrato nella pineta, viene però sorpreso da uno zoppo, lo Zio, che gli intima di non fermarsi lì e lo conduce dal Cacciatore, un uomo carico di malinconia, che gli racconterà la leggenda della Maciucia e del Grande Pino.
Il secondo racconto di questo volume prende le mosse dalla voce tenera e appassionata di Olga, decisa a fare di tutto pur di non lasciare che il grande fico con cui lei è cresciuta, e che ora intralcia i lavori di ristrutturazione del suo padrone di casa, venga abbattuto. Lui, compagno fedele e silente, attento ascoltatore delle storie che Olga gli racconta ogni giorno, le storie che giravano sui ballatoi, ma anche quella della propria famiglia di ebrei poveri, nel tentativo quotidiano di superare un dolore che le resterà attaccato tutta la vita…
Due racconti sospesi nel tempo accomunati dal fatto che in ciascuno si celebra il potere salvifico delle storie, dove la verità non è sempre vera e la realtà può essere diversa dal reale. Del resto, come dice Olga: “ogni storia è bella da raccontare, quando tutto è passato. Resta il mistero, come la vita è un mistero. Sono belli i misteri...”.
Ferruccio Parazzoli ha lavorato a lungo nell’editoria. È autore di numerosi romanzi tra cui vanno almeno ricordati Il giro del mondo (Bompiani 1977, Premio Campiello), Uccelli del paradiso (Mondadori 1982, Premio Campiello) Il giardino delle rose (Rizzoli 1985, cinquina Premio Strega), Nessuno muore (Mondadori 2001), Trilogia di piazzale Loreto (Oscar Mondadori 2011), Amici per paura (SEM 2017), Il Grande Peccatore (Bompiani 2019). Ha scritto anche saggi e racconti.