Siamo entrati nel secolo caldo. L’aumento della temperatura, a una velocità mai sperimentata nella storia, sta alterando il nostro immaginario, la vita quotidiana, le migrazioni, il concetto di sicurezza. È un sommovimento che provoca instabilità crescente. Può portare a un esito drammatico con la crescita dei conflitti globali, o generare un grande progetto di rilancio chiamando tutti a bordo del cambiamento. Ma la riconversione green non sarà una passeggiata. Molti posti di lavoro saranno persi e altri nasceranno: senza un patto sociale chiaro ed equo chi si sente emarginato e ha paura del cambiamento cercherà di frenarlo trascinando tutti verso il disastro climatico. Serve una transizione ecologica che sia anche solidale.
"Non è troppo tardi per rimediare alla crisi climatica, perché la rivoluzione industriale ha prodotto al tempo stesso il problema e i mezzi per risolverlo: abbiamo le conoscenze scientifiche per misurare il rischio; la capacità tecnologica per sostenere la riconversione green; un’opinione pubblica che chiede sicurezza ambientale e sociale; una maggiore empatia con la natura che comincia a emergere".
Antonio Cianciullo, giornalista e scrittore, segue da oltre trent’anni i temi ambientali per il quotidiano “la Repubblica”. Tra i suoi libri vanno ricordati: Atti contro natura (Feltrinelli, 1992), Il grande caldo (Ponte alle Grazie, 2004), Soft economy (Rizzoli, 2005, con Ermete Realacci), Dark economy (Einaudi, 2012, con Enrico Fontana), Ecologia del desiderio (Aboca, 2018).
Siamo entrati nel secolo caldo. L’aumento della temperatura, a una velocità mai sperimentata nella storia, sta alterando il nostro immaginario, la vita quotidiana, le migrazioni, il concetto di sicurezza. È un sommovimento che provoca instabilità crescente. Può portare a un esito drammatico con la crescita dei conflitti globali, o generare un grande progetto di rilancio chiamando tutti a bordo del cambiamento. Ma la riconversione green non sarà una passeggiata. Molti posti di lavoro saranno persi e altri nasceranno: senza un patto sociale chiaro ed equo chi si sente emarginato e ha paura del cambiamento cercherà di frenarlo trascinando tutti verso il disastro climatico. Serve una transizione ecologica che sia anche solidale.
"Non è troppo tardi per rimediare alla crisi climatica, perché la rivoluzione industriale ha prodotto al tempo stesso il problema e i mezzi per risolverlo: abbiamo le conoscenze scientifiche per misurare il rischio; la capacità tecnologica per sostenere la riconversione green; un’opinione pubblica che chiede sicurezza ambientale e sociale; una maggiore empatia con la natura che comincia a emergere".
Antonio Cianciullo, giornalista e scrittore, segue da oltre trent’anni i temi ambientali per il quotidiano “la Repubblica”. Tra i suoi libri vanno ricordati: Atti contro natura (Feltrinelli, 1992), Il grande caldo (Ponte alle Grazie, 2004), Soft economy (Rizzoli, 2005, con Ermete Realacci), Dark economy (Einaudi, 2012, con Enrico Fontana), Ecologia del desiderio (Aboca, 2018).