La collana “Il bosco degli scrittori” si arricchisce di un romanzo profondo ed emozionante, in cui l’autore Giuseppe Lupo ci fa guardare al passato e nello stesso tempo ci fa riflettere su tematiche molto attuali come l’inclusione sociale e il valore della memoria.
Giuseppe Lupo (Atella, 1963) insegna Letteratura italiana contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia. Ha esordito con L’americano di Celenne (2000), con cui nel 2001 ha vinto il Premio Giuseppe Berto e il Premio Mondello. Tra i suoi libri ricordiamo inoltre: L’ultima sposa di Palmira (2011; Premio Selezione Campiello, Premio Vittorini), Viaggiatori di nuvole (2013; Premio Giuseppe Dessì), Atlante immaginario (2014), L’albero di stanze (2015; Premio Alassio-Centolibri), Gli anni del nostro incanto (2017; Premio Viareggio Rèpaci) e Breve storia del mio silenzio (2019, selezionato nella dozzina del Premio Strega).
È autore di numerosi saggi e collabora alle pagine culturali del “Sole 24 Ore”.
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La collana “Il bosco degli scrittori” si arricchisce di un romanzo profondo ed emozionante, in cui l’autore Giuseppe Lupo ci fa guardare al passato e nello stesso tempo ci fa riflettere su tematiche molto attuali come l’inclusione sociale e il valore della memoria.
Giuseppe Lupo (Atella, 1963) insegna Letteratura italiana contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia. Ha esordito con L’americano di Celenne (2000), con cui nel 2001 ha vinto il Premio Giuseppe Berto e il Premio Mondello. Tra i suoi libri ricordiamo inoltre: L’ultima sposa di Palmira (2011; Premio Selezione Campiello, Premio Vittorini), Viaggiatori di nuvole (2013; Premio Giuseppe Dessì), Atlante immaginario (2014), L’albero di stanze (2015; Premio Alassio-Centolibri), Gli anni del nostro incanto (2017; Premio Viareggio Rèpaci) e Breve storia del mio silenzio (2019, selezionato nella dozzina del Premio Strega).
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