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Il commercio deve essere al servizio dei diritti umani e dei valori fondamentali di una collettività democratica: questo è il suo giusto posto, in questo modo compie la sua funzione e trova la sua legittimità.

Il commercio deve essere al servizio dei diritti umani e dei valori fondamentali di una collettività democratica: questo è il suo giusto posto, in questo modo compie la sua funzione e trova la sua legittimità.

Disponibilité: Disponible
SKU: LIBSIPUO
ISBN/EAN: 9788855230216

Il commercio è la linfa vitale dell’economia globale, ma pochi lo considerano un bene comune. Anzi, le nostre opinioni a riguardo si sono polarizzate su due estremi: da una parte il libero mercato, che trasforma il commercio in un fine in sé, e dall’altra il protezionismo, che lo considera una forza da contenere.
Ma c’è un’altra via, che non mette al centro i profitti ma gli interessi delle persone e che l’economista austriaco Christian Felber, fondatore del movimento internazionale dell’Economia del Bene Comune, illustra come un paradigma alternativo: quello del commercio etico.
Dopo aver ripercorso le tappe fondamentali della “religione” del libero commercio che domina da Adam Smith in poi, Felber espone il suo innovativo modello in cui il commercio viene messo al servizio dei valori fondamentali della collettività democratica, senza tralasciare le questioni chiave del nostro tempo: i diritti umani, il cambiamento climatico e il crescente divario tra paesi poveri e ricchi.
Propone, quindi, l’idea rivoluzionaria di una zona di commercio etico: gli stati che rispettano, appunto, i diritti umani, i diritti dei lavoratori e tutti gli altri accordi dell’ONU, potrebbero commerciare più liberamente tra loro, neutralizzando il dumping in ogni ambito e proteggendosi da quanti lo praticano.
L’ingresso alla zona di commercio etico, inoltre, potrebbe dipendere dai risultati di un bilancio del bene comune che deve essere universale (deve cioè tenere conto di tutti i valori fondamentali), quantificabile, confrontabile, pubblico, comprensibile per la collettività e facilmente vincolabile a conseguenze legali.
Un saggio provocatorio, carico di fervore e lungimiranza, in cui Felber ci dimostra che una nuova economia globale fondata sul commercio etico è davvero possibile.

“L’analisi di Felber dell’attuale politica commerciale si fonda su una profonda conoscenza della logica economica che regge il libero scambio.”

Christian Felber (Salisburgo, 1972), professore universitario e conferenziere di fama internazionale, ha studiato a Vienna e Madrid e lavorato come scrittore e giornalista. Ha fondato ATTAC Austria, Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e per l’Aiuto ai Cittadini, e dato vita al movimento internazionale dell’Economia del Bene Comune. Nel 2012, per Tecniche Nuove, è uscito L’economia del bene comune. Un modello economico che ha futuro (tradotto in dieci paesi). www.christian-felber.at


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Il commercio è la linfa vitale dell’economia globale, ma pochi lo considerano un bene comune. Anzi, le nostre opinioni a riguardo si sono polarizzate su due estremi: da una parte il libero mercato, che trasforma il commercio in un fine in sé, e dall’altra il protezionismo, che lo considera una forza da contenere.
Ma c’è un’altra via, che non mette al centro i profitti ma gli interessi delle persone e che l’economista austriaco Christian Felber, fondatore del movimento internazionale dell’Economia del Bene Comune, illustra come un paradigma alternativo: quello del commercio etico.
Dopo aver ripercorso le tappe fondamentali della “religione” del libero commercio che domina da Adam Smith in poi, Felber espone il suo innovativo modello in cui il commercio viene messo al servizio dei valori fondamentali della collettività democratica, senza tralasciare le questioni chiave del nostro tempo: i diritti umani, il cambiamento climatico e il crescente divario tra paesi poveri e ricchi.
Propone, quindi, l’idea rivoluzionaria di una zona di commercio etico: gli stati che rispettano, appunto, i diritti umani, i diritti dei lavoratori e tutti gli altri accordi dell’ONU, potrebbero commerciare più liberamente tra loro, neutralizzando il dumping in ogni ambito e proteggendosi da quanti lo praticano.
L’ingresso alla zona di commercio etico, inoltre, potrebbe dipendere dai risultati di un bilancio del bene comune che deve essere universale (deve cioè tenere conto di tutti i valori fondamentali), quantificabile, confrontabile, pubblico, comprensibile per la collettività e facilmente vincolabile a conseguenze legali.
Un saggio provocatorio, carico di fervore e lungimiranza, in cui Felber ci dimostra che una nuova economia globale fondata sul commercio etico è davvero possibile.

“L’analisi di Felber dell’attuale politica commerciale si fonda su una profonda conoscenza della logica economica che regge il libero scambio.”

Christian Felber (Salisburgo, 1972), professore universitario e conferenziere di fama internazionale, ha studiato a Vienna e Madrid e lavorato come scrittore e giornalista. Ha fondato ATTAC Austria, Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e per l’Aiuto ai Cittadini, e dato vita al movimento internazionale dell’Economia del Bene Comune. Nel 2012, per Tecniche Nuove, è uscito L’economia del bene comune. Un modello economico che ha futuro (tradotto in dieci paesi). www.christian-felber.at


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Anno di pubblicazione 2020
Formato cm 15 x 22,5
Pag. 264

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