Se pensate che il tema dei pesticidi vi possa interessare soltanto marginalmente, perché non siete agricoltori o non possedete un giardino, grazie a questo informatissimo e autorevole saggio dell’ecologo austriaco Johann Zaller scoprirete che vi sbagliate.
Di fatto, purtroppo, è impossibile non venire a contatto con i pesticidi nella vita di tutti i giorni.
In Europa, solo nel settore agricolo, ogni anno vengono utilizzate circa 200 mila tonnellate di pesticidi diversi. E rispetto al 1950 la quantità è aumentata di 50 volte. Il loro impiego è largamente diffuso eppure si sa ancora poco della loro composizione, ma soprattutto si ignorano gli effetti che possono produrre nel corso del tempo. Il dato allarmante è che l’uso di alcuni tra questi prodotti, classificati come “probabilmente cancerogeni” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, non è ancora stato vietato.
I pesticidi però non sono impiegati soltanto in agricoltura. Nel mondo ci sono molti altri settori che ne fanno un uso sistematico e cospicuo, ad esempio quello ferroviario: per mantenere libere le rotaie dalle erbe spontanee, infatti, si disperde nell’ambiente un’incredibile quantità di glifosato, il famigerato diserbante totale, inquinando zone adiacenti, magari densamente popolate, e preziose aree verdi protette… Nonostante i dati sconfortanti, Zaller ci informa che per fortuna non tutto è perduto e che una soluzione esiste. Con il suo accuratissimo lavoro, ci dimostra che nutrire il mondo in maniera sostenibile, senza l’ausilio dei pesticidi chimici, è possibile. Quella dello scienziato austriaco è una posizione etica e politica che pronuncia a voce alta, con la chiarezza che esige una situazione di estremo pericolo, ciò che ognuno di noi deve ormai considerare come una vera e propria missione, ciascuno per sé e per il ruolo che ricopre nella società: il bene del pianeta e la salute degli esseri viventi.
“Zaller rende fruibile per il lettore ciò che altrimenti circolerebbe solo fra specialisti.”
Johann G. Zaller (1968) è un ecologo dell’Università delle Risorse Naturali e Scienze della Vita di Vienna. Ha lavorato come ricercatore anche in Svizzera, Germania, Argentina e Stati Uniti. Autore di numerose pubblicazioni internazionali, editor di varie riviste scientifiche, è membro della Commissione austriaca per la biodiversità e del Comitato di consulenza scientifica del WWF Austria.
Se pensate che il tema dei pesticidi vi possa interessare soltanto marginalmente, perché non siete agricoltori o non possedete un giardino, grazie a questo informatissimo e autorevole saggio dell’ecologo austriaco Johann Zaller scoprirete che vi sbagliate.
Di fatto, purtroppo, è impossibile non venire a contatto con i pesticidi nella vita di tutti i giorni.
In Europa, solo nel settore agricolo, ogni anno vengono utilizzate circa 200 mila tonnellate di pesticidi diversi. E rispetto al 1950 la quantità è aumentata di 50 volte. Il loro impiego è largamente diffuso eppure si sa ancora poco della loro composizione, ma soprattutto si ignorano gli effetti che possono produrre nel corso del tempo. Il dato allarmante è che l’uso di alcuni tra questi prodotti, classificati come “probabilmente cancerogeni” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, non è ancora stato vietato.
I pesticidi però non sono impiegati soltanto in agricoltura. Nel mondo ci sono molti altri settori che ne fanno un uso sistematico e cospicuo, ad esempio quello ferroviario: per mantenere libere le rotaie dalle erbe spontanee, infatti, si disperde nell’ambiente un’incredibile quantità di glifosato, il famigerato diserbante totale, inquinando zone adiacenti, magari densamente popolate, e preziose aree verdi protette… Nonostante i dati sconfortanti, Zaller ci informa che per fortuna non tutto è perduto e che una soluzione esiste. Con il suo accuratissimo lavoro, ci dimostra che nutrire il mondo in maniera sostenibile, senza l’ausilio dei pesticidi chimici, è possibile. Quella dello scienziato austriaco è una posizione etica e politica che pronuncia a voce alta, con la chiarezza che esige una situazione di estremo pericolo, ciò che ognuno di noi deve ormai considerare come una vera e propria missione, ciascuno per sé e per il ruolo che ricopre nella società: il bene del pianeta e la salute degli esseri viventi.
“Zaller rende fruibile per il lettore ciò che altrimenti circolerebbe solo fra specialisti.”
Johann G. Zaller (1968) è un ecologo dell’Università delle Risorse Naturali e Scienze della Vita di Vienna. Ha lavorato come ricercatore anche in Svizzera, Germania, Argentina e Stati Uniti. Autore di numerose pubblicazioni internazionali, editor di varie riviste scientifiche, è membro della Commissione austriaca per la biodiversità e del Comitato di consulenza scientifica del WWF Austria.