Quanti misteri e non detti ci possono essere tra un nonno e un nipote. Specialmente se quel nonno è Enea, spesso chiuso in un silenzio profondo, in cui nessuno poteva entrare. Quello dove erano custoditi i dieci anni in Eritrea, dove era stato mandato a lavorare, e il lacerante dolore per la perdita di Marta, la sua terzogenita, morta a ventidue anni in un incidente stradale mentre andava al mare.
Il narratore di questa storia osserva la vita della sua famiglia dal viale dei lecci di Forlì, una strada – su cui hanno camminato protagonisti della nostra storia recente, come Mussolini e Senzani (ideologo delle BR), originari di lì – che risuona di uccelli, uno strepito continuo che si propaga a onde, si alza di volume e ha improvvisi silenzi.
Un giorno, proprio lì, arriva un uomo. Viene dalla stazione con passo lento e il naso storto, da pugile. Il nostro protagonista se lo ritrova di fronte per sentirsi dire che è lì per uccidere suo nonno. Ma Enea lo accoglie offrendogli una sigaretta e sedendosi con lui al bar. Senza poi dire niente al nipote sul significato di quella visita, solo che l’uomo sarebbe tornato perché i due avevano fatto un patto…
“Sotto il viale dei lecci andava in scena non solo l’andirivieni della grande storia con i suoi rivolgimenti tra regimi, politica, terrorismo, ma anche il confuso viavai del tempo feriale, basso, quello dei semplici e dei segnati, il romanzo degli umili. La bassa marea confusa e potente, lo sciacquio delle cose basse, la forza che consuma le rive e gli scogli. Forse quella violentissima forza che ridisegna le storie, i profili del mondo.
Perché nel viale dei lecci passavano ogni bellezza e ogni dolore. Anche quelli inimmaginabili.”
Davide Rondoni (Forlì, 1964), poeta e scrittore, ha pubblicato diversi volumi di poesia con i quali ha vinto alcuni tra i maggiori premi. È tradotto in vari Paesi del mondo, collabora a programmi di poesia in radio e in TV e come editorialista per alcuni quotidiani. Ha fondato il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna e la rivista “clanDestino”.
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