Un vero e proprio viaggio dei sensi quello da percorrere lungo l’itinerario suggerito in questo testo.
I luoghi termali, i profumi, gli unguenti, le erbe medicinali, l’arte cosmetica con i suoi strumenti fatati, tutto concorre a tessere la trama di un’unica misteriosa e appassionante storia. E a raccontarla sono gli oggetti stessi che compongono la toeletta di una donna etrusca straordinariamente moderna, celebrata dagli scrittori antichi per la sua straordinaria bellezza, che ella ricercava ed esaltava grazie all'uso dei rimedi che sapeva porre in atto proprio in virtù delle sue conoscenze cosmetiche.
"...Accetta da me, o Citerea, questo specchio
che fu il compagno della mia giovinezza,
perché la tua bellezza
non ha niente da temere dal tempo."
(Antologia Palatina, VI, 18)
L'idea di un libro dedicato alla bellezza e alla cura di sé, conseguibile mediante la pratica dell'arte cosmetica, intesa come mezzo per conservare al corpo tutta la bellezza naturale, non è certo cosa completamente nuova. Tuttavia, un lavoro che intende tener conto della più ampia documentazione possibile sul tema, come quello che qui si propone. può contribuire in maniera decisiva alla conoscenza e all'apprezzamento nei riguardi di una delle più grandi civiltà dell'Italia antica. Fra le numerose culture del passato, infatti, quella degli Etruschi gode di una posizione speciale nell'immaginario comune.
Il testo si propone di fornire ai tanti appassionati e cultori dello studio di questo popolo, noto per la sua eccezionale eleganza, un'ulteriore chance per approfondire i molteplici aspetti nei quali questa cultura ebbe a manifestarsi.
Simona Rafanelli è etruscologa, dirige dal 2002 il Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia. Dal 2009 ha ripreso, con Mario Cygielman, gli scavi nella città etrusco-romana di Vetulonia, individuando una nuova domus etrusca straordinariamente conservata
Paola Spaziani è archeologa, collabora dal 2000 con il Museo Archeologico e d'Arte della Maremma di Grosseto. Dal 2002, con la collega M. Franesca Colmayer, si occupa della progettazione e gestione dei servizi educativi del Museo. Ha intrapreso dal 2009 lo studio approfondito delle mura urbiche di Ferentino.
Un vero e proprio viaggio dei sensi quello da percorrere lungo l’itinerario suggerito in questo testo.
I luoghi termali, i profumi, gli unguenti, le erbe medicinali, l’arte cosmetica con i suoi strumenti fatati, tutto concorre a tessere la trama di un’unica misteriosa e appassionante storia. E a raccontarla sono gli oggetti stessi che compongono la toeletta di una donna etrusca straordinariamente moderna, celebrata dagli scrittori antichi per la sua straordinaria bellezza, che ella ricercava ed esaltava grazie all'uso dei rimedi che sapeva porre in atto proprio in virtù delle sue conoscenze cosmetiche.
"...Accetta da me, o Citerea, questo specchio
che fu il compagno della mia giovinezza,
perché la tua bellezza
non ha niente da temere dal tempo."
(Antologia Palatina, VI, 18)
L'idea di un libro dedicato alla bellezza e alla cura di sé, conseguibile mediante la pratica dell'arte cosmetica, intesa come mezzo per conservare al corpo tutta la bellezza naturale, non è certo cosa completamente nuova. Tuttavia, un lavoro che intende tener conto della più ampia documentazione possibile sul tema, come quello che qui si propone. può contribuire in maniera decisiva alla conoscenza e all'apprezzamento nei riguardi di una delle più grandi civiltà dell'Italia antica. Fra le numerose culture del passato, infatti, quella degli Etruschi gode di una posizione speciale nell'immaginario comune.
Il testo si propone di fornire ai tanti appassionati e cultori dello studio di questo popolo, noto per la sua eccezionale eleganza, un'ulteriore chance per approfondire i molteplici aspetti nei quali questa cultura ebbe a manifestarsi.
Simona Rafanelli è etruscologa, dirige dal 2002 il Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia. Dal 2009 ha ripreso, con Mario Cygielman, gli scavi nella città etrusco-romana di Vetulonia, individuando una nuova domus etrusca straordinariamente conservata
Paola Spaziani è archeologa, collabora dal 2000 con il Museo Archeologico e d'Arte della Maremma di Grosseto. Dal 2002, con la collega M. Franesca Colmayer, si occupa della progettazione e gestione dei servizi educativi del Museo. Ha intrapreso dal 2009 lo studio approfondito delle mura urbiche di Ferentino.