La Teriaca, nota come antidoto per combattere i veleni iniettati dagli animali velenosi già dal IV secolo a.C., col tempo e soprattutto grazie alla autorità indiscussa di Galeno, passò ad essere usata per curare le più varie patologie, raggiungendo l’apice del successo nel XVI secolo.
Medici e speziali hanno indicato nei secoli varie ricette della Teriaca ma la vera ed unica preparazione di Andromaco il Vecchio – medico di Nerone che perfezionò ricette precedenti aggiungendo carne di vipera – è quella descritta da Galeno. Perché venissero ricordati con esattezza quantità ed ingredienti del complesso preparato, egli affidò al poeta Damocrate il compito di trascrivere la ricetta in versi poetici, tanto che a volte ci si riferisce a questa come alla “Theriaca di Damocrate”.
Aboca, da sempre impegnata nel recupero delle fonti originarie dell’antico sapere medico e nella loro diffusione fra un pubblico sempre più vasto, ha curato l’edizione di questa riproduzione di Theriaca Andromachi Senioris, opera di Angelo Bolzetta del 1626, conservata presso la Biblioteca Universitaria di Padova e composta secondo le indicazioni dell’Ordine dei Medici patavino del 1576.
La Teriaca, nota come antidoto per combattere i veleni iniettati dagli animali velenosi già dal IV secolo a.C., col tempo e soprattutto grazie alla autorità indiscussa di Galeno, passò ad essere usata per curare le più varie patologie, raggiungendo l’apice del successo nel XVI secolo.
Medici e speziali hanno indicato nei secoli varie ricette della Teriaca ma la vera ed unica preparazione di Andromaco il Vecchio – medico di Nerone che perfezionò ricette precedenti aggiungendo carne di vipera – è quella descritta da Galeno. Perché venissero ricordati con esattezza quantità ed ingredienti del complesso preparato, egli affidò al poeta Damocrate il compito di trascrivere la ricetta in versi poetici, tanto che a volte ci si riferisce a questa come alla “Theriaca di Damocrate”.
Aboca, da sempre impegnata nel recupero delle fonti originarie dell’antico sapere medico e nella loro diffusione fra un pubblico sempre più vasto, ha curato l’edizione di questa riproduzione di Theriaca Andromachi Senioris, opera di Angelo Bolzetta del 1626, conservata presso la Biblioteca Universitaria di Padova e composta secondo le indicazioni dell’Ordine dei Medici patavino del 1576.