Per tutta la storia dell’umanità abbiamo vissuto accanto agli uccelli. Li abbiamo cacciati e addomesticati per poi cibarcene; li abbiamo venerati nelle nostre mitologie, religioni e rituali; li abbiamo sfruttati per le loro risorse naturali; e ci siamo ispirati a loro per la musica, l’arte e la poesia. Con I dieci uccelli che hanno cambiato il mondo, il famoso naturalista e scrittore inglese Stephen Moss annoda i fili di questa lunga e intima relazione attraverso dieci specie chiave provenienti da tutto il mondo. Dieci uccelli per dieci racconti emblematici: dal corvo, fedele compagno di Odino, ai fringuelli di Darwin, associati alla teoria dell’evoluzione; dal tacchino selvatico delle Americhe al pinguino imperatore, immagine potente della crisi climatica; dal dodo, icona dell’estinzione, al cormorano, usato in agricoltura; dall’aquila di mare testabianca, simbolo del nazionalismo, al passero mattugio; dal piccione, sfruttato per comunicare fin dall’antichità, alla garzetta nivea.
“Non c’è mai stato un momento migliore per esaminare il lungo e tumultuoso rapporto tra gli uccelli e l’umanità, ora che la crisi ambientale minaccia di estinguerci. Solo analizzando questa storia possiamo provare a forgiarne una migliore per il futuro” dice nell’introduzione l’autore, così appassionato di fauna selvatica da riuscire a essere sempre precisissimo in ogni dettaglio. Ogni aneddoto che riporta dimostra la profondità della sua conoscenza: questa è un’opera di storia naturale affascinante, illuminante e infinitamente coinvolgente.
Stephen Moss è uno dei più influenti naturalisti inglesi. Giornalista, produttore televisivo e autore di più di quaranta libri e guide, vanta una lunga carriera costellata di successi e riconoscimenti per il lavoro svolto con la BBC Natural History Unit. Originario di Londra, vive con la sua famiglia nel Somerset ed è presidente del Somerset Wildlife Trust. I dieci uccelli che hanno cambiato il mondo è stato selezionato tra i finalisti del Wainwright Prize 2023.
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Per tutta la storia dell’umanità abbiamo vissuto accanto agli uccelli. Li abbiamo cacciati e addomesticati per poi cibarcene; li abbiamo venerati nelle nostre mitologie, religioni e rituali; li abbiamo sfruttati per le loro risorse naturali; e ci siamo ispirati a loro per la musica, l’arte e la poesia. Con I dieci uccelli che hanno cambiato il mondo, il famoso naturalista e scrittore inglese Stephen Moss annoda i fili di questa lunga e intima relazione attraverso dieci specie chiave provenienti da tutto il mondo. Dieci uccelli per dieci racconti emblematici: dal corvo, fedele compagno di Odino, ai fringuelli di Darwin, associati alla teoria dell’evoluzione; dal tacchino selvatico delle Americhe al pinguino imperatore, immagine potente della crisi climatica; dal dodo, icona dell’estinzione, al cormorano, usato in agricoltura; dall’aquila di mare testabianca, simbolo del nazionalismo, al passero mattugio; dal piccione, sfruttato per comunicare fin dall’antichità, alla garzetta nivea.
“Non c’è mai stato un momento migliore per esaminare il lungo e tumultuoso rapporto tra gli uccelli e l’umanità, ora che la crisi ambientale minaccia di estinguerci. Solo analizzando questa storia possiamo provare a forgiarne una migliore per il futuro” dice nell’introduzione l’autore, così appassionato di fauna selvatica da riuscire a essere sempre precisissimo in ogni dettaglio. Ogni aneddoto che riporta dimostra la profondità della sua conoscenza: questa è un’opera di storia naturale affascinante, illuminante e infinitamente coinvolgente.
Stephen Moss è uno dei più influenti naturalisti inglesi. Giornalista, produttore televisivo e autore di più di quaranta libri e guide, vanta una lunga carriera costellata di successi e riconoscimenti per il lavoro svolto con la BBC Natural History Unit. Originario di Londra, vive con la sua famiglia nel Somerset ed è presidente del Somerset Wildlife Trust. I dieci uccelli che hanno cambiato il mondo è stato selezionato tra i finalisti del Wainwright Prize 2023.
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